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Raccontare futuri possibili: ‘Aspettando i Naufraghi’ di Orso Tosco e ‘Cometa’ di Gregorio Magini

Ci sono due romanzi usciti nel corso della primavera 2018 ed entrambi per editori indipendenti che possono essere affrontati insieme perché, seppur con diverso respiro letterario, riescono a raccontare ognuno un futuro possibile. Si tratta di Aspettando i Naufraghi di Orso Tosco (minimum fax) e Cometa di Gregorio Magini (Neo Edizioni).

Un esordio, il primo. Una nuova prova letteraria, il secondo. Sia Aspettando i Naufraghi che Cometa catapultano il lettore al di là della sicurezza del presente per spingerlo verso un futuro indefinito l’uno e un andirivieni esistenziale e affastellato l’altro.

Nessuno parla. Si limitano a guardarsi l’un l’altro con uno strano miscuglio di tenerezza e ferocia, come bestie prima bastonate e poi nutrite, oppure il contrario. Alcuni provano a sorridere, debolmente, ma è come provare a parlare sott’acqua: un affare confuso e buffo, inutile.

da Aspettando i Naufraghi

Aspettando i Naufraghi è un romanzo pregno di vita e di morte, ma silenzioso. I personaggi si muovono e le loro azioni sì che fanno rumore, ma rimane un libri in cui a farla da padrone è assolutamente il silenzio. L’ansia prima dell’Apocalisse, in uno scenario tanto realistico quanto desolato, si avvicendano i destini di Massimo, che si sottrae a un suicidio di massa anti Naufraghi per restare vicino al padre malato terminato; del Dottor Malandra dell’Hospice San Giuda per malati terminali, chirurgo assuefatto dalla morfina; di Guido, infermiere alcolizzato e di suor Olga, che compatti a denti e stretti e pugni chiusi contro la felicità altrui a causa di un fardello troppo grande che si porta sulle spalle dal suo passato.

 

I Naufraghi iniziavano dove il vecchio mondo finiva. Non perché così volevano, ma perché era inevitabile. […] Come tutti gli altri spettatori di questo cambiamento epocale, di questa rivoluzione senza nome e padre, sono ormai certi che verranno spazzati via. Tutti sanno che questa è la fine. La fine è il Loro inizio.

da Aspettando i Naufraghi

Chi sono i Naufraghi raccontati da Orso Tosco? Degli invasori, ostinati e terribili, senza nome e senza scropoli, volti a far proseliti. Un ombra buia nel cuore di un mondo già decapitato, il nostro.

Fu il periodo più bello della mia vita e infatti quando venne la fine, fulminea come un incidente stradale, restai traumatizzato. Anche i neonati sanno che gli idilli durano poco, ma io dovevo essere ingenuo. Mi sembrava tutto così allegro e naturale, non avrei mai immaginato che nei primi anni ottanta l’edonismo stava diventando una faccenda costosa e rischiosa, i costumi sessuali dei giovani di classe media nei paesi NATO entravano in una fase problematica, con le star e i miliardari che si potevano permettere di far pratica sempre più estrema, le masse si accontentavano di stare a guardare e quei pochi che si ostinavano a fare la bohème decimati dall’AIDS  e dall’eroina.

da Cometa

Cometa è un romanzo strano, ma sempre vivo, in continua evoluzione. Legato a stretto giro al sesso, che la fa da fin dall’incipit, si allarga e si restringe pagina dopo pagina. Al centro di tutto troviamo due ragazzi, Raffaele e Fabio, l’uno che lascia redini della sua vita in mano alle proprie pulsioni sessuali come l’altro, invece, si lascia fagocitare dal proprio mondo di nerd smanettone. Insieme ai due, che si abbandonano a numerosi flashback dall’infanzia agli anni Novanta e primi Duemila, il romanzo continua in questo vorticoso raccontare, a metà tra voler raccontare una generazione e spingersi nel campo sempre ricco di possibilità della distopia.

Tutto l’appartamento era una discarica. Chi non ha mai messo messo piede in uno di quegli apparmenti non può immaginare il livello di sporcizia e abbandono che possono raggiungere. Ci sono studenti che studiano, fanno le pulizie nel tempo libero, cucinano, vanno a dormire. E ci sono studenti ingordi, che non possortano di vivere tra parentesi nella speranza che dalla strada maestra si apra a un tratto un sentiero dorato… vogliono… vogliamo… volevo vivere subito… senza nessuna concezione né prospettiva, senza capire un cazzo di nessun ambito, sport scienza, filosofia, arte, moda, senza nessuna visione del mondo, senza alcuna idea della vita, senza un punto di vista, senza una specializzazione, senza una morale e tantomeno un’etica, senza angoscia né rabbia né amore né disgusto. Tutto dissolto, nella cruda, cristallina, intensità del presente.

da Cometa

Se Aspettando i Naufraghi porta dentro di sé quel niente dei suoi protagonisti che ormai si sentono spacciati, inesorabili vittime di un futuro che conoscono e non conoscono, Cometa è un universo che si fa portatore di un tutto che genera moltitudini, con un ritmo convulso e inclusivo. Laddove Aspettando i Naufraghi comincia in un’atmosfera desolata e si chiude portando sempre e comunque un barlume di speranza anche in mezzo al nero più ostinato di un’invasione irrefrenabile come quella Naufraghi, appunto, Cometa inizia bene, in un passato prossimo di cui si pensa di conoscere tutto (gli anni ottanta, i costumi, il retaggio pop, la televisione, le aspettative) per poi finire fagocitati in un futuro di cui poco si sa e altrettanto poco si capisce.

 

Sin dall’inizio, loro hanno deciso di non darsi nessun nome, perché ogni nome è una memoria, e ogni memoria è imprecisa, confutabile. Le azioni e i fatti, invece, sono precisi. […] Erano anni in cui la finanza aveva ormai pienamente rivestito il ruolo di una nuova teologia, lasciando alle religioni il compito principale, e ingrato, di reclutare la manodopera necessaria all’esecuzione di atti eclatanti come gli attentati, e il perdono. La manodopera adatta a compiere le mansioni ritenute necessarie, e gli altrettanto inevitabili sacrifici.

da Aspettando i Naufraghi

 

Nel 1990 era stata una bambina normale, nel 1991 era diventata pazza. Nel pieno della caccia al tesoro, non appena restò sola con Fabio sgranò gli occhi, spalancò le braccia e gli si buttò addosso. Indietreggiò atterrito, inciampò, fuggì. Verena inseguì, gridò un bacio! ti voglio solo dare un bacio!

da Cometa

Aspettando i Naufraghi di Orso Tosco e Cometa di Gregorio Magini rappresentano sicuramente due voci nuove nell’attuale panorama letterario italiano. Più che essere delle distopie, raccontano entrambi una diversa idea di futuro e si leggono benissimo in coppia grazie ai loro personaggi e a due tipi di scrittura molto fluidi. Qualora si volesse intenderli come presagi di tempi a venire, sta a voi deciderlo!

 

Aspettando i Naufraghi, Orso Tosco, minimum fax, pp. 218

Della stessa casa editrice:

 

 

 

Cometa, Gregorio Magini, Neo Edizioni, pp. 248

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