In Fuenzalida Nona Fernandez ci dà un’ulteriore prova di quello che sa fare molto bene: raccontare la realtà mistificandola nella potenza dell’immaginario. Un immaginario fatto di ricordi, foto sbiadite, odori, immagini alla tv, draghi.
«Come un dj» Nona Fernández ha saputo mixare e raccontarci una parte dolorosissima e sanguinosa della storia del proprio paese, il Cile, avvalendosi del potere del ricordo e dell’immaginazione. Incontrarla ed ascoltarla, in una domenica di fine estate, è stato letteralmente uno dei regali più belli che un lettore potesse farsi.
Dopo ‘Tierras’ e ‘Vidas’, rispettivamente una raccolta di racconti dedicata al Messico e l’altra a Cuba, gran vía edizioni ci porta dritti in Cile con ‘Tintas’: tredici storie in cui il realismo magico passa solo di traverso, ma che rendono la vita magica proprio per quello che è.