‘Il confine del paradiso’ è un esordio importante, denso e pieno di vita e di morte. Il modo in cui il romanzo stesso è strutturato (in più parti e con il punto di vista affidato ogni volta a un personaggio diverso in momenti differenti) conduce il lettore in un cammino accidentato e vorticoso, durante il quale ogni possibile convinzione si rivela altro da sé.
Con ‘I primi viaggi di Andy Catlett’, Wendell Berry dà voce alle speranze della giovinezza e ai ricordi della vecchiaia, alle certezze del mondo agricolo e agli stravolgimenti del progresso industriale e lo fa entrando nella vita del suo protagonista da bambino, Andy, in punta di piedi.
‘Vite vulnerabili’, oltre ad essere l’esordio dell’italo-cileno Pablo Simonetti recentemente portato in Italia da Edizioni Lindau, sono la dimostrazione che anche nelle situazioni più disperate si può trovare un’empatia profondissima.
Con grazia e delicatezza che non sembrano addirsi a persone di questa terra, Lalla Romano si racconta e, di riflesso, denota con altrettanta maestria le esistenze altrui, lasciando pennellate leggere su quella tavolozza grigia di incomprensioni e di incombenze che è la vita. Leggere questi ‘Due racconti’ vi metterà in pace col mondo, come solo un’artista squisitamente umana come la Romano avrebbe saputo fare.
Máirtín Ó Cadhain è una delle più importanti voci della letteratura irlandese del Novecento ed è ancora poco conosciuto in Italia. Ecco che quest’anno Edizioni Lindau ha fronteggiato questa lacuna editoriale, pubblicando la prima traduzione italiana di quello che, in patria e nei paesi anglofoni, è considerato il suo capolavoro: ‘Cré na Cille’ – ‘Parole nella polvere’.