In Fuenzalida Nona Fernandez ci dà un’ulteriore prova di quello che sa fare molto bene: raccontare la realtà mistificandola nella potenza dell’immaginario. Un immaginario fatto di ricordi, foto sbiadite, odori, immagini alla tv, draghi.
Dieci racconti che narrano in modo tagliente, realistico e fantastico le persone care della nostra vita. Abbiamo incontrato l’autrice uruguayana Vera Giaconi a Milano.
«Come un dj» Nona Fernández ha saputo mixare e raccontarci una parte dolorosissima e sanguinosa della storia del proprio paese, il Cile, avvalendosi del potere del ricordo e dell’immaginazione. Incontrarla ed ascoltarla, in una domenica di fine estate, è stato letteralmente uno dei regali più belli che un lettore potesse farsi.
Tony Nessuno è un romanzo grande nella sua festosa malinconia, che spiazza per la capacità di Andrés Montero di farsi Shahrazad a sua volta, lui che giovanissimo cantastorie lo è anche nella vita, non abbandonando mai quel senso di tensione verso la fine del racconto capace di riservare non poche sorprese.
‘Vite vulnerabili’, oltre ad essere l’esordio dell’italo-cileno Pablo Simonetti recentemente portato in Italia da Edizioni Lindau, sono la dimostrazione che anche nelle situazioni più disperate si può trovare un’empatia profondissima.