È un amore ibrido, quello che Imre Oravecz sceglie come protagonista nel suo Settembre 1972, sia nella storia raccontata che nella forma scelta. Consigliato a chi si porta sul groppone una buona dose di disillusione e non crede sempre e solo al lieto fine.
‘Anna Édes’ di Dezső Kosztolányi è un romanzo che fa riflettere sulle vere intenzioni delle persone e sulle loro azioni. La storia potrebbe sembrare delle più semplici, una storia di rapporti di potere tra benestanti e servitù contadina, ma va ben oltre. Questo avviene grazie soprattutto al modo in cui Kosztolányi sa raccontare Budapest e le persone che la abitano.